Qual è la migliore musica di sottofondo allo studio
Hai difficoltà a concentrarti e vuoi capire quale musica di sottofondo allo studio potrebbe aiutarti? Diversi studi hanno indagato il binomio musica-concentrazione con risultati discordanti. In linea generale, la musica migliore per lo studio è quella che per te risulta neutrale. Se ascolti una canzone che ti piace/non ti piace, si alza il livello di distrazione e il rendimento si abbassa. I risultati migliori si ottengono cioè quando l’ascolto non è attivo. Se ascolti una canzone di tuo gradimento, infatti, tenderai a canticchiarla. Risultato? Ti distrai dalla lettura o dall’esercizio che stai svolgendo. Ma andiamo per gradi, scopri la musica di sottofondo allo studio perfetta per te continuando la lettura della guida qui sotto.
Musica per studiare: funziona davvero?
Secondo una serie di studi, la musica aiuta lo studio ma solo in determinate fasi. Se stai leggendo, il tappeto musicale favorisce concentrazione e comprensione. Se stai rielaborando un concetto, ripassando o eseguendo un esercizio, la musica è più d’intralcio che d’aiuto. Sarebbe meglio, quindi, ascoltare qualcosa durante la fase di lettura e poi spegnere in quella di ripasso.
L’utilizzo o meno della musica come strumento per concentrarsi dipende anche dal posto in cui ti trovi. Studi sempre in una stanza silenziosa dove sei da solo? Allora, potresti evitare la musica perché il silenzio è già di per sé un ottimo coadiuvatore della concentrazione. È anche vero, però, che troppo silenzio potrebbe generare un po’ di noia. Quando senti che ti assale la monotonia, potresti usare la musica per ravvivare la sessione di studio.
Di solito studi in biblioteche, caffetterie e luoghi molto affollati? In questo caso la musica è molto consigliata. Ti consente, infatti, di isolarti dall’eccessivo rumore intorno a te, permettendoti di puntare l’attenzione su quello che stai leggendo.
Musica rilassante o musica rock e metal?
Non tutti i generi favoriscono l’attenzione. Qual è dunque la migliore musica di sottofondo allo studio? Allora, partiamo da quella che sarebbe meglio evitare.
Musica ritmata, canzoni con ritornelli accattivanti o musica eseguita da intere orchestre con tanti strumenti: nessuna di queste funziona molto bene allo scopo. Heavy metal, rock ed elettronica sono cioè da evitare.
Il genere più indicato è la musica classica. Certo, l’etichetta “classica” è vastissima e include migliaia di pezzi. I migliori sono quelli che prevedono pochi strumenti, vale a dire le sonate per 1 o 2 strumenti.
Forse conoscerai già il famoso Effetto Mozart. A inizio anni ’90 due studiosi americani hanno condotto un esperimento facendo ascoltare a degli studenti la sonata per due pianoforti in re maggiore di Mozart. I due ricercatori, Gordon Shaw e Frances Rauscher, hanno verificato un aumento delle capacità di ragionamento spaziale degli studenti che avevano ascoltato il brano.
Nel corso degli anni, la ricerca è diventata molto famosa e ha dato vita a una serie di fraintendimenti, come la deduzione secondo cui la musica di Mozart renda più intelligenti gli ascoltatori. La ricerca non ha certo portato a questa conclusione. Se però hai difficoltà a concentrarti e devi preparare un esame importante di diritto, di matematica o di fisica, allora prova ad ascoltare la sonata per due pianoforti in re maggiore di Mozart.
Playlist per studiare
Per ottenere i risultati migliori nello studio ti conviene creare delle playlist. In questo modo non sei costretto a interromperti di continuo per scegliere i brani da ascoltare.
Crea delle playlist da circa 25 minuti ciascuna. Questa modalità ti consente di sfruttare la tecnica del pomodoro, che consiste nel suddividere il tempo dello studio in sessioni sempre uguali intervallate da una pausa. È il modo più proficuo per ricavare il massimo dal tempo dedicato allo studio, senza mai dimenticare di interromperti per ritrovare la carica.
Qui sotto, una playlist di esempio con la perfetta musica di sottofondo allo studio:
- Takk – Sigur Ross
- Primavera – Ludovico Einaudi
- Midnight City – M83
- Sonata al chiaro di luna – Mozart
- Emotional – Lizzy Fix
- Another Day – Bit Bat
- Life – Ludovico Einaudi
- Desert Of Joy – Illegal Sale
- Fly – Ludovico Einaudi
- Nice – Chill Machine
- Grooveland – Soul City Project
- Far and Beyond – Charles Bolt
- Sound of the Shire – Il signore degli anelli
- La Valse d’Amélie – Versione con il pianoforte – Yann Tiersen
- Mad World – Tema con il pianoforte del film Donnie Darko – Jonas Kvarnstrom
La musica Lo-Fi
Hai mai sentito parlare di musica Lo-Fi? Si tratta di musica low fidelity, vale a dire a bassa fedeltà. Il suono cioè viene registrato con una qualità tecnica non eccelsa e i brani contengono delle leggere distorsioni. Questi difetti non sono accidentali, ma sono creati appositamente da chi registra. Ebbene, sembra che proprio queste distorsioni aiutino la concentrazione. Il cervello le percepisce come qualcosa di anomalo e viene indotto ad aumentare il proprio livello di concentrazione.
Dove puoi trovare musica Lo-Fi? Qui sotto, qualche suggerimento utile:
- Lofi Girl
- Lo-Fi Music
- Viberoom
- Loffee
Viberoom, per esempio, è una radio online con musica Lo-Fi. Puoi semplicemente ascoltare la radio oppure scegliere una delle playlist. Queste ultime sono consigliate in base allo stato d’animo di chi ascolta. Viberoom funziona anche come applicazione per iPhone.
Loffee, invece, è un’applicazione per smartphone e tablet Android. La cosa positiva è che funziona sia online e offline. Se studi in un ambiente privo di connessione, ti basta farla partire per ascoltare un po’ di musica. Sono disponibili ben cinque tipi di musica diversa a seconda del momento della giornata.
Musica binaurale per lo studio
Hai mai sentito parlare di suoni binaurali? Sicuramente, ti sarà capitato di imbatterti in questo particolare tipo di musica online. Si tratta di suoni pulsati a frequenze diverse.
Quando li ascolti, il tuo cervello cerca cioè di compensare la differenza di frequenze. Cosa significa? Poniamo che tu stia ascoltando un suono a 195 Hz dall’orecchio destro e a 190 Hz dall’orecchio sinistro. Il tuo cervello si attiverà subito per mettere in atto una compensazione, portando la propria frequenza cerebrale a 5 Hz.
Come sai, il cervello emette una serie di onde la cui frequenza è direttamente collegata alle emozioni del momento. Si tratta delle onde Theta, Gamma, Beta e Alpha. La frequenza di 5Hz stimola le onde Theta, connesse a uno stadio di concentrazione in cui la mente è impegnata in attività creative e di apprendimento.
La migliore musica di sottofondo allo studio è dunque quella binaurale? La ricerca non ha stabilito ancora una connessione diretta tra questi suoni e un miglioramento della memoria e delle capacità intellettive.
Questo non significa, però, che siano inutili. Molto dipende dalla predisposizione personale. Puoi fare un tentativo utilizzando la cosiddetta musica binaurale. In cosa consiste? In brani con suoni binaurali e musica di fondo. Prima di iniziare l’ascolto, però, controlla le frequenze. Meglio iniziare con brani a frequenze miste e poi passare a quelli per stimolare le onde Theta.
Quale piccolo consiglio per la scelta della musica giusta
Ecco a te qualche ultimo consiglio per la perfetta musica di sottofondo allo studio:
- scegli musica neutrale ed evita brani che ti piacciono particolarmente
- prediligi musica senza testo
- preferisci musica straniera con testo rispetto a quella italiana con testo. Le parole distraggono se le conosci. Provare con brani in altre lingue può essere un escamotage per non distrarsi
- ascolta suoni rilassanti (pioggia, onde del mare, vento tra le foglie)
- ascolta musica senza esagerare con il volume. Molto meglio musica allegra e vivace a un volume basso o moderato
Allora, proverai a studiare con della musica di sottofondo?
Credits immagine: DepositPhoto.com/Fotoevent.stock