Laurea in Giurisprudenza a Crotone

La laurea in giurisprudenza a Crotone prevede un corso quinquennale a ciclo unico, appartenente alla classe di studi LMG-01.

Il piano di studi messo a punto dall’Università Nicolò Cusano ha lo scopo di fornire agli studenti competenze giuridiche di carattere nazionale e internazionale. I neolaureati calabresi in materie giuridiche hanno cioè la possibilità di spendere la propria professionalità in ambiti regionali, nazionali ed europei.

Il percorso prepara all’esercizio di importanti professioni legali, dall’avvocato al magistrato, dal giurista al notaio.

Laurea in Giurisprudenza a Crotone: la formazione on line

L’iscrizione alla laurea in giurisprudenza a Crotone è consentita solo agli studenti in possesso di diploma di scuola superiore, conseguito sia in Italia che all’estero.

La facoltà di giurisprudenza non prevede il numero chiuso, ma richiede delle conoscenze iniziali. Gli studenti devono cioè possedere un buona cultura generale e nozioni linguistiche e storiche, acquisite nel loro percorso scolastico.

La facoltà verifica il possesso di queste conoscenze tramite un test iniziale. In caso di lacune, gli studenti sono tenuti a colmarle con appositi corsi, che consentiranno loro di ottenere i crediti formativi aggiuntivi previsti dai docenti della facoltà.

Tutto il percorso di studi si svolge in modalità telematica. La piattaforma on line dell’ateneo calabrese contiene le registrazioni delle lezioni tenute dai docenti e una serie di materiali ausiliari per la preparazione degli esami. Gli studenti non hanno nessun obbligo di recarsi in ateneo e possono seguire le lezioni in qualsiasi momento, organizzando i tempi da dedicare allo studio e quelli da dedicare, eventualmente, a famiglia e lavoro.

Nel corso dei cinque anni bisogna ottenere 300 crediti formativi sostenendo esami nelle seguenti materie: diritto privato, economia politica, diritto commerciale, diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto civile, storia del diritto medievale e moderno, diritto penale, diritto costituzionale comparato e diritto processuale civile.

Non solo, gli studenti devono sostenere un esame di informatica, tre esami con materie a scelta e un esame di lingua straniera.

Al termine di tutto questo percorso si accede alla prova finale, vale a dire alla presentazione e discussione pubblica della tesi.

Le opportunità di lavoro dei laureati in giurisprudenza

Al termine degli studi i neolaureati possono decidere quale carriera intraprendere. Ognuno di questi sbocchi professionali prevede un iter preciso.

Qui sotto, un piccolo elenco delle opportunità lavorative:

  • magistrato
  • avvocato
  • notaio
  • esperto legale in aziende pubbliche e private
  • dirigenti della pubblica amministrazione
  • giornalisti
  • pubblici ufficiali appartenenti alle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza)

Ciascuna di queste professioni prevede specializzazioni diverse, che corrispondono ad altrettante figure professionali. I neolaureati che vogliono intraprendere il percorso dell’avvocatura, per esempio, possono diventare avvocati civilisti, avvocati penalisti o avvocati patrocinanti in cassazione. I neolaureati che vogliono diventare magistrati, invece, possono intraprendere il percorso per diventare pubblico ministero, giudice di pace, magistrato di cassazione, uditore giudiziario e così via.

La laurea in giurisprudenza consente anche l’accesso ai master di II livello e ai corsi di aggiornamento, destinati a quanti desiderano continuare a specializzarsi anche dopo la fine del percorso universitario.

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