Come diventare ingegnere gestionale: studi e possibilità

Ci sono professioni che esistono da secoli, ma che ovviamente si sono dovute evolvere nel tempo cambiando ed adattandosi al mercato. In campo ingengeristico, visti i progressi della scienza e della tecnica, questo accade con una frequenza più alta rispetto ad altri settori. Si aggiungono costantemente nuove branche e non è facile conoscere nel dettaglio il percorso formativo e le mansioni di ognuna. In questo caso ci soffermeremo insieme a capire come diventare ingegnere gestionale e quali sono le possibilità lavorative. Che sia questa la tua futura professione?

Chi è l’ingegnere gestionale

La figura dell’ingegnere gestionale nasce negli Stati Uniti nei primi decenni del ‘900. In Italia però ha iniziato a prendere piede solamente negli ultimi anni. Conosciuto anche come program manager, potremmo dire che non svolge i classici compiti dell’ingegnere.

Anzi, le sue mansioni si distaccano abbastanza, facendolo somigliare più ad un manager o ad un economista. Ma dato che vuoi sapere come diventare ingegnere gestionale entreremo più nel dettaglio. Così, quando scoprirai e poi intraprenderai gli studi saprai già cosa ti aspetta.

Le sue competenze

L’ingegnere gestionale è una sorta di ibrido tra il mondo scientifico e quello economico. Infatti non deve avere solo una profonda conoscenza dell’approccio modellistico quantitativo. Ma deve essere anche in grado di gestire aziende o settori aziendali grazie alle sue competenze operative e strategiche.

Cosa fa

Grazie alle sue competenze, l’ingegnere gestionale – riducendo il tutto ai minimi termini – risolve i problemi dell’azienda e pianifica le sue azioni future. Non basandosi però sul proprio intuito o visione, quanto piuttosto su precisi calcoli matematici. Equazioni e statistiche, possono essere ottimi strumenti per risalire alle cause di una situazione, ma anche per valutarne gli effetti ed agire di conseguenza.

In questo modo l’ingegnere gestionale interviene per migliorare il business di un’azienda, pianificando strategie che ottimizzano il lavoro e l’approccio ai mercati. Garantendone, in maniera scientifica, un aumento dei profitti quando possibile.

I compiti dell’ingegnere gestionale

Dunque dato che hai la curiosità di sapere come diventare ingegnere gestionale è bene che prima memorizzi l’elenco che segue. Così, se sarai ancora convinto o convinta di intraprendere questa strada, non avrai sorprese passando dallo studio al lavoro.

  1. Analisi costi interni di un’azienda

    Il program manager analizza le dinamiche di lavoro e di produzione interne ed individua le fasi in cui ci sono eventuali perdite di risorse.
  2. Ottimizzazione dei processi

    Dopo aver assolto al punto precedente, ottimizza i processi lavorativi rendendoli il più produttivi possibile. Ad esempio fa in modo che si riducano gli sprechi, in termini di tempo ma anche di risorse.
  3. Monitoraggio e valutazione delle risorse umane

    L’ingegnere gestionale non segue il lavoro dell’azienda solamente sotto un punto di vista materiale, ma anche umano. Osserva e valuta l’operato dei dipendenti studiando, proponendo ed applicando dei metodi che possano farli lavorare al meglio, aumentando così la loro produttività.
  4. Controllo qualità

    Quanto elencato finora ha lo scopo ultimo di portare ad una produzione di beni o servizi di qualità. L’ingegnere quindi non solo dovrà impostare il lavoro, ma anche accertarsi che il risultato finale sia conforme a quanto auspicato.
  5. Pianificazione strategica

    La raccolta di tutti questi dati sull’operato può anche essere volta alla pianificazione di strategie per il futuro. Così facendo l’ingegnere gestionale può applicare piccoli ma sostanziali cambiamenti.
  6. Riprogettazione

    Un modo per far sì che tutto ciò avvenga è riprogettando il lavoro di determinate risorse, di interi settori o dell’azienda stessa. Compito arduo ma che l’ingegnere gestionale, grazie all’aiuto della precisione matematica, saprà affrontare con un basso margine di errore.
  7. Calcolo del rischio d’azienda

    L’approccio matematico torna utile anche in quest’ultimo (ma di certo non meno importante) punto. Infatti in questo modo può calcolare prospettive di successo o fallimento basate su dati concreti e quindi più attendibili.

Come diventare ingegnere gestionale

Eccoci arrivati al punto centrale della nostra guida per te: come diventare ingegnere gestionale. Il primo passo da fare per esercitare questa professione è ottenere una laurea in ingegneria gestionale, cosa che puoi fare comodamente dal tuo dispositivo connesso a internet. Infatti l’Università Niccolò Cusano di Crotone ti propone un Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale online, al quale è possibile accedere con qualsiasi diploma. Iscrivendoti potrai seguire le lezioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ottimizzando già da ora al massimo i tuoi tempi per lo studio.

Perché conviene iscriversi

Iscriversi e laurearsi in ingegneria gestionale è una scelta decisamente saggia se ti interessano le materie di studio in oggetto. Infatti questa professione offre numerose possibilità lavorative: sono sempre di più le aziende che inseriscono nell’organico un program manager per gestire le dinamiche di lavoro.

Va anche detto che si tratta di una carriera che offre anche la possibilità di avere un ottimo stipendio. Indubbiamente è necessario fare esperienza, ma nel giro di pochi anni è possibile avere un salario decisamente più alto della media.

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