Che compiti ha l’amministratore delegato: cosa devi sapere
Per chi non fa vita d’azienda non è facile capire che compiti ha l’amministratore delegato. Si è spesso convinti che sia una figura di grande potere, senza però comprendere che a quel potere corrisponde una grande dose di responsabilità. È pur vero che la figura professionale si sovrappone spesso alle qualità umane del professionista, che esistono amministratori delegati virtuosi e altri che stono passati alla storia come spietati e arrivisti. Ma non siamo qui per esprimere giudizi o pareri personali su nessuno, solamente per illustrarti più precisamente cosa fa un CEO.
Il profilo dell’amministratore delegato
Questa figura esiste in tutto il mondo, in tutti gli stati e prende un nome diverso a seconda della lingua di riferimento. Da noi si chiama così, ma altrove prende questi nomi:
- Chief executive officer in inglese
- Directeur général in francese
- Vorstandsvorsitzender in tedesco
Nonostante le diversità linguistiche il concetto resta lo stesso: il ruolo di direttore dell’azienda, che si trova a capo di un’organizzazione aziendale e del consiglio di amministrazione, soprattutto di società per azioni o comunque di qualsiasi altra realtà aziendale che abbia a tale figura delegato determinati problemi.
In Germania si applicano modalità diverse di governance nelle aziende, ossia vige un sistema dualistico in cui il consiglio di amministrazione si divide in due organi diversi:
- Consiglio di sorveglianza
- Consiglio di gestione
Ufficialmente la direzione dell’azienda è assunta da quest’ultimo organo e dal suo presidente, che corrisponde al nostro amministratore delegato. Di solito non può coincidere con il presidente del consiglio di sorveglianza.
Che compiti ha l’amministratore delegato in Italia
In Italia siamo abituati a chiamarlo anche manager. Perché quest’abitudine? Perché generalmente il capo del consiglio di amministrazione svolte il ruolo di management aziendale. Può essere uno soltanto, mentre ad altri possono essere affidate specifiche deleghe per la gestione di determinati settori e questioni, costoro vengono chiamati consiglieri delegati.
Spesso capita di fare confusione tra Amministratore delegato e il presidente del Consiglio di Amministrazione, quest’ultimo svolge un ruolo più di rappresentanza, è quasi una carica politica di garanzia, ma non di gestione.
Ci sono specifiche leggi che monitorano e disciplinano la figura dell’amministratore delegato. In particolare la materia è trattata dall’art.2381 del Codice Civile. L’articolo affronta diversi temi, tra cui:
- Deleghe delle attribuzioni a comitato esecutivo
- Limiti di esercizio della delega
- Ruoli dell’amministratore delegato
Nel prossimo capitolo ci concentreremo proprio su questo punto.
Il ruolo e le funzioni dell’amministratore delegato
Prima abbiamo affermato che si tratta di un lavoro di grossa responsabilità. Ci teniamo a ribadirlo. Magari ti sei iscritto ad un corso di laurea in economia sperando che potesse aprirti le porte di un facile guadagno, una volta raggiunto il vertice di un’azienda. Sì, può anche darsi che gli stipendi siano ottimi, ma c’è una controparte di pressione e stress che forse non hai considerato. Valuta bene.
Ecco cosa ti aspetta una volta che sarai riuscito a diventare amministratore delegato:
- Valutazione dell’assetto organizzativo aziendale
- Gestione dell’amministrazione
- Gestione e pianificazione della contabilità
- Analisi dei piani strategici
- Progetti di fusione e scissioni con altre società
E molto altro. Ovviamente sarebbe impensabile per una sola persona reggere tutto questo carico di impegni. Molto spesso i CEO (chief executive order) delegano molte materie a specialisti che formano i reparti, in cui elaborano tutti i passaggi e si eseguono concretamente le azioni strategiche. All’amministratore spetta il compito di essere sempre informato, di valutare attentamente, di avere sempre ben chiaro quello che sta accadendo nella sua azienda.
Anche in Italia può essere applicato il sistema dualistico di cui abbiamo parlato per la Germania in cui la gestione è in mano al consiglio di gestione, con tutte le possibili deleghe del caso ai vari componenti secondo le regole previste dal codice civile italiano.
Le differenze tra amministratore delegato e direttore generale
Non è sempre detto che in un’azienda vi sia la figura di direttore generale. Ma qualora ci fosse ha compiti diversi. Ad esempio:
- Capo dei direttori e dei manager
- Compiti direttivi e non operativi
- Subordinazione all’amministratore delegato
Ha comunque molta importanza per la vita aziendale, ma è un dirigente e come tale risulta dipendente dall’azienda. Forse è questa la più significativa differenza. L’amministratore delegato proprio per sua definizione non è dipendente, ma risponde solo ai soci e agli azionisti.
Per diventare CEO bisogna studiare, tanto. Non sarà una passeggiata, ma la tua vita universitaria può aiutarti a maturare le competenze di analisi e gestione che ti aiuteranno a fare carriera.
Il tipo di laurea dipende dal settore in cui vuoi lavorare, se desideri lavorare nel mondo dell’edilizia puoi scegliere un corso di laurea in Ingegneria, oppure ovviamente in Ingegneria gestionale. Come abbiamo detto prima anche una laurea in Economia è un buon punto di partenza.
Sembrerà strano ma esistono anche amministratori delegati non laureati. Com’è possibile? Forse le loro abilità vanno oltre quelle ufficializzate da una pergamena di laurea, fatto sta che si tratta di eccezioni molto rare e che al giorno d’oggi è impensabile non fare prima una carriera universitaria.
Allora adesso all’opera, mettiti sotto fin da subito per raggiungere il lavoro che stai sognando.
L’università Niccolò Cusano ti permette di iscriverti a molti corsi di laurea on line ottimizzando tempo e fatica, per ottenere un titolo di studio accademico riconosciuto e valido fin da subito nel mondo del lavoro.