Part time orizzontale e verticale: quello che devi sapere

Il contratto di lavoro part time orizzontale e verticale è una proposta lavorativa che negli ultimi anni ha registrato una forte impennata. La parcellizzazione del lavoro, la crisi occupazionale, ma anche la vastità delle nuove occasioni di impiego create dalla rapida evoluzione della tecnologia ha avuto come conseguenza la moltiplicazione di modalità contrattuali nuove. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche distintive del part time nelle diverse declinazioni.

Part time: quali sono i vantaggi

orario lavorativo ridottoLa peculiarità di un contratto part time è l’orario lavorativo ridotto rispetto al full time, quest’ultimo prevede un impegno orario di circa 40 ore settimanali. Ovviamente un impegno minore corrisponde a stipendi più bassi, comunque commisurati all’esperienza e con una paga oraria identica a quella del full time. Sono diverse le ragioni per cui un numero sempre maggiore di lavoratori desidera avere un contratto di questo tipo.

Nelle famiglie odierne, in cui è necessario che entrambe le figure genitoriali siano impiegate per gestire un’economia sufficiente al mantenimento della famiglia, sono molte le madri che optano per questa possibilità. Ma non solo le donne, sono sempre di più anche gli uomini che fanno richiesta di lavoro con orario ridotto. Un contratto part time orizzontale o verticale ti consente di:

  • Dedicarti alla famiglia
  • Coltivare un hobby
  • Pianificare un’altra attività professionale

Nell’epoca della flessibilità e delle infinite opportunità, il part time rappresenta una buona soluzione per rispondere alle sfaccettature dell’epoca contemporanea, che richiede una certa intraprendenza e una capacità di costruire più canali professionali, creativi e relazionali per raggiungere la realizzazione personale.

La differenza tra part time orizzontale e verticale

Il part time è una forma di lavoro che può presentare delle differenze di applicazione sostanziali.

Ne esistono tre tipologie differenti, che presentano entrambi vantaggi e svantaggi da valutare bene prima di accettare la proposta. Ecco quali sono le tre forme di lavoro part time più diffuse:

  • Orizzontale
  • Verticale
  • Misto

Nel dettaglio possiamo affermare che il part time orizzontale è quello più comunemente diffuso e prevede la riduzione giornaliera del monte ore, che dalle classiche otto ore lavorative passa a quattro.

Il part time verticale, invece, punta alla riduzione dei giorni lavorativi, ma l’impiego orario giornaliero resta il medesimo del full time. Dunque si lavora per le tradizionali otto ore ma per meno giorni. È una formula vantaggiosa perché consente di avere diversi giorni liberi a settimana per dedicarsi totalmente ad altri progetti.

La formula mista è un insieme delle due modalità precedenti, è più flessibile e dinamica, ma può essere complessa da gestire, per esempio per chi ha famiglia a carico e per chi ha bisogno di gestire lo studio organizzando in modo chiaro il proprio planning settimanale e mensile.

Il successo del part time verticale

Negli ultimi anni si è registrata una curiosa impennata dei contratti di lavoro a tempo parziale, soprattutto del tipo verticale di cui abbiamo già parlato. Abbiamo anche detto che spesso le ore di lavoro giornaliere rimangono le stesse del full time ma per meno giorni. Un contratto di questo tipo può prevedere:

  • Svolgimento del lavoro nei giorni pari o dispari
  • Due settimane piene di lavoro al mese
  • Collaborazione professionale per alcuni mesi dell’anno

È molto simile al part time misto che è ancora più flessibile, prevedendo la possibilità di lavorare alcuni giorni per 8 ore e altri giorni con la riduzione oraria. Dipende anche dal quantitativo di ore pattuite nel contratto, che possono essere 20 o 24. Un esempio di part time misto a 20 ore potrebbe essere questo:

  • Giorno 1: 8 ore
  • Giorno 2: 4 ore
  • Giorno 3: 8 ore

Si raggiungono le 20 ore settimanali, mantenendo liberi due giorni feriali, una soluzione molto conveniente per chi desidera impiegare le altre giornate in progetti importanti, professionali e non.

Dobbiamo comunque ricordare che il quantitativo di ore e altri importanti dettagli sono specificati nei singoli contratti di categoria, che vanno sempre letti e studiati attentamente al momento dell’assunzione.

I diritti dei lavoratori part time

Purtroppo c’è uno strisciante pregiudizio che porta una fetta della popolazione (fortunatamente non molto consistente) a sminuire i professionisti che lavorano ad orario ridotto. Quello che viene definito un lavoretto part time è una collaborazione professionale a tutti gli effetti, che vede impegnato personale con le medesime competenze dei lavoratori full time e gli stessi identici diritti. Ciò che varia è la retribuzione del part time, che ovviamente è inferiore perché commisurata all’impegno temporale ridotto. Ma le garanzie sono uguali per tutti, ad esempio, qualsiasi lavoratore ha diritto a:

  • Giorni di congedo
  • Assegni per nucleo familiare
  • Ferie

Quest’ultimo punto merita un chiarimento. Il part time orizzontale prevede le stesse regole per la maturazione delle ferie, mentre quello misto e verticale hanno dinamiche differenti, che vanno analizzate in modo approfondite e discusse con chi di dovere.

Finora abbiamo parlato di diritti, ma non possiamo scordare i doveri, tutti i dipendenti hanno gli stessi obblighi, stipulati ed esposti chiaramente nel contratto, da dover rispettare. Nei casi di mancanza di adempimento il datore di lavoro può prendere provvedimenti disciplinari di diverso tipo nei confronti del lavoratore part-time come di qualsiasi altro lavoratore.

Il part time è una modalità di lavoro che si innesta perfettamente nei nuovi processi di evoluzione che attraversano il mercato del lavoro. È l’occasione perfetta per sperimentare una professione, per continuare a studiare anche mentre si lavora. Forse è anche l’occasione giusta per te.


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link